Disegno di Tiziano (8 anni).
“Il mare è tutto: non per nulla copre i sette decimi del globo. Ha un’aria pura e sana, è il deserto immenso dove l’uomo non è mai solo, perché sente la vita fremergli accanto. Il mare è il veicolo di un’esistenza soprannaturale e prodigiosa, è movimento ed amore, è l’infinito vivente.”
Tratto da “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne, uno dei capolavori più noti del celebre scrittore.
L’opera costituisce il secondo capitolo di una trilogia che inizia con “I figli del capitano Grant” e poi culmina con “L’isola misteriosa”.
Le 20.000 leghe del titolo si riferiscono al tragitto percorso dal sottomarino Nautilus del Capitano Nemo durante la permanenza a bordo dei protagonisti principali del romanzo.
La storia si apre con un misterioso mostro marino che affonda tutte le navi che incrocia lungo il suo tragitto. L’episodio del tutto singolare incuriosisce un celebre naturalista del Museo di Storia Naturale di Parigi, il Professor Pierre Aronnax, che decide di vedere di persona il problema del mostro marino prendendo parte alla spedizione incaricata dal governo degli Stati Uniti di liberare definitivamente i mari dal mostro, insieme al suo fedele Conseil (Consiglio, in italiano). I due sono invitati ad imbracarsi sull’Abraham Lincoln e, a bordo della nave, fanno la conoscenza del fiociniere canadese Ned Land.
E’ così che ha inizio un’avventura tutta da leggere…
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