Pubblicato di recente, il libro di Franca De Masi intitolato “Mani sacre. Frammenti di emozioni… tradizioni… ricordi” è un prezioso testo ricco di eleganti componimenti poetici.

Qui di seguito la prefazione redatta da Paola Bisconti:

C’è un tempo scandito dalle parole e con esse Franca De Masi ha composto dei versi in cui passato e presente sembrano coincidere e le strofe diventano lo spazio di una dimensione altra. La raccolta poetica è depositaria di pensieri che fulgidi si adagiano sulle linee immaginarie di un foglio bianco e scomponendo la grammatica dei sentimenti sanno irradiare il lettore di luce baluginosa.

Lì dove “il cuore è un approdo” e la “dolcezza è un oceano”, l’autrice della silloge compie un viaggio colmo di ricordi che rivivono nella “microeternità” degli istanti. I frammenti di un’esistenza vissuta intensamente sono ricostruiti in un mosaico poetico pregno di pura eleganza.

La vastità del cielo e del mare tornano costanti nei componimenti quasi a suggellare il desiderio di libertà subordinata al destino individuale che si manifesta anche nella scelta stilistica priva di inutili orpelli e lontana dalla metrica rigida e dalle ingombranti regole di una retorica melensa e stucchevole.

Con una limpidezza stilistica propria alla poetessa salentina, voce autentica in grado di padroneggiare perfino il dialetto salentino, la raccolta propone una serie di topoi tematici che si rinnovano in una soluzione contenutistica che sembra dare risalto alla natura quindi alle bellezze che ci circondano ma anche alla complessità dell’essere umano.

Il legame atavico e sanguigno che lega Franca De Masi al Salento emerge non solo nella decantazione delle ricchezze ma anche nella denuncia verso le azioni scellerate da parte di chi ha infranto il sodalizio con il creato dissacrando l’aura primigenia di un lembo di terra unico e prezioso.

Nell’essenzialità dei componimenti che sembrano circondati da un enigmatico silenzio prevale una scrittura in grado di esaltare un sentimento più antico del tempo stesso. La gioia, la tristezza, i ricordi felici, la solitudine, la vita e la morte, le presenze e le assenze di un’esistenza si alternano nella straordinaria capacità di far emergere il ritmo del proprio vivere.

Dotata di un’ipersensibilità linguistica, Franca De Masi, fa emergere da un buio superlativo delle poesie che producono un impatto stordente tant’è densa e deliziata la lingua che l’autrice utilizza così il lirismo appare come un lenitivo, un miele per l’anima.

Sopraffatta dalla poesia del reale, la poetessa sa cogliere le seduzioni rigorose di una meraviglia essenziale e con scampoli di espressioni e cocci di descrizioni compone delle liriche caratterizzate da una vena elegiaca dove la dovizia di sfumature dei versi liberi esprime la tenerezza e il furore di una donna che affida al linguaggio poetico la soavità del ricordo: “la sera/non si è mai fatta notte/vicino a te”.

La scrittura scandita dal respiro, pregna di una grazia pungente, dimostra l’affinata predisposizione di Franca De Masi a scrutare l’animo umano. Addentrandosi nei labirinti draconiani di una raccolta dove la memoria è cosa viva come increspature sull’acqua, come onde rapaci che si innalzano dinanzi alla parola, come luce liquida ecco che si ha l’impressione di eternare la scansione del tempo: “Vorrei/eterna/la notte/quando/nel sogno/sei/con me”.

In un vortice di sensi si è rapiti da una voce trasognata che come un ago di luce emerge dalla profondità dell’anima e si eleva nell’ampiezza di un attimo infinito.

Storditi in questa vertigine odorosa si respira il profumo della taciturna vita intellettuale dell’autrice che in questi versi ha saputo esaltare la debolezza della forza dello stare al mondo: “Quando/la vita/è bella,/quando/la vita/ti ama,/a volte/si muore”.

Si completa la lettura del libro con una certezza: l’anima non si potrà mai vedere, ma grazie alla poesia certamente la si potrà leggere.

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *