“La vita straordinaria di Beatrix Potter e la storia di Peter Coniglio” è uno splendido albo scritto da Linda Elovitz Marshall, illustrato da Ilaria Urbinati e tradotto da Miriam Pedata.
Pubblicato nella collana “Sottosopra” della casa editrice Giralangolo, il libro racconta la storia di una donna incredibilmente talentuosa che grazie alla sua tenacia è riuscita a farsi spazio in un mondo dominato dagli uomini. Gli stessi che non consideravano i lavori che lei inviava ripetutamente alle varie redazioni londinesi dalle quali riceveva continui dinieghi.
La storia ha inizio con l’immagine di Beatrix bambina che vive al terzo piano di una casa nella città di Londra, intenta a disegnare bozzetti del suo amato coniglio, Benjamin Bouncer così come di rane, salamandre, tartarughe e topi.
Il suo amore per la natura e la campagna non l’abbandona mai tanto da riuscire a mettere in atto con un notevole piglio imprenditoriale, un’opera di tutela e salvaguardia del patrimonio naturale. La realtà di Lake District lo conferma.
Illustratrice, scrittrice, naturalista britannica Beatrix Potter è nata nella Londra del 1866 e ha condotto una vita all’insegna della scoperta nonostante la rigida educazione impartita dalla famiglia vittoriana. Mossa da un’insaziabile curiosità, l’autrice inglese aveva un sogno: «Beatrix voleva fare qualcosa di importante, qualcosa che avesse valore».
Questa frase torna più volte tra le pagine del testo nel quale emerge la figura di una donna determinata che sin da bambina saziava la sua sete di conoscenza osservando ed esplorando il mondo circostante: «assisteva il padre nel suo hobby, la fotografia. Insieme, visitavano gli studi degli artisti, le mostre d’arte e i musei. […] Notava i dettagli minuti e le piccole differenze nelle espressioni dei ritratti».
La storia di Peter Rabbit fu scritta per la prima volta su una lettera inviata a un bambino chiamato Noel, figlio della prima governante, per rincuorarlo durante una malattia. Nel 1901 Beatrix mise a punto la storia e la pubblicò, da sola, per la famiglia e gli amici finchè non riuscì ad ottenere l’attenzione di una piccola casa editrice, la Frederick Warne & Co, che le offrì di pubblicarla. A distanza di un anno Beatrix ottenne un successo immediato e da lì scrisse altri racconti e libri.
Gli incassi per le vendite e per i diritti d’autore le consentirono di acquistare diverse fattorie, svariati cottage e molti capi di pecore di razza Herdwick.
Oggi è possibile visitare la casa di Beatrix: Hill Top Farm è un museo del National Trust, una realtà unica che insieme alle numerose pubblicazioni mantengono in vita il ricordo di una donna che ha fatto della natura e della scrittura le sue ragioni di vita.
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